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Per ottenere i diversi tipi di vetro sono necessarie le seguenti lavorazioni:
- Taglio
- Molatura
- Lavorazione sui bordi
- Trattamento superficiale (smaltatura, satinatura, sabbiatura, argentatura)
- Rivestimento (a caldo, a freddo)
- Trattamento termico (vetro curvato, tempra termica, vetro indurito)
- Stratificazione
- Curvatura
- Unione perimetro di lastre per la formazione di vetro camera
Le diverse fasi di lavorazione del vetro sono effettuate in funzione delle caratteristiche che si richiedono al prodotto finito, per cui può essere che la lastra subisca vari processi di lavorazione.
Lavorazione di taglio – molatura e lavorazioni sui bordi
Durante la lavorazione, il taglio delle lastre di vetro viene effettuato da un macchinario con sistema a controllo numerico tramite un laser che ottimizza il lavoro e riduce lo sfrido. Poi il vetro tagliato passa ad un’altra macchina, sempre a controllo numerico che effettua la molatura, che uniforma il bordo in maniera diversa a seconda della lavorazione desiderata.
Foratura
Il vetro può essere forato da una macchina a controllo numerico tramite un trapano con punta diamantata refrigerato da un getto d’acqua.
Assemblaggio stratificato
Durante l’assemblaggio le lastre di vetro sono lavate e asciugate con un macchinario e poi collocate una sopra l’altra insieme a lastre di polivinilbutirrale ( detto PVB: un foglio plastico di color simil-latteo, opaco) per poi essere riscaldate e successivamente pressate. Dopo, essendo le lastre non trasparenti, vengono inserite in un autoclave ad una temperatura di 140° dal quale escono completamente trasparenti.
Lo strato di PVB dona al materiale anche un maggiore effetto di isolamento acustico e riduce del 99% la trasparenza alla luce ultravioletta.
Utilizzando questa tecnica di assemblaggio è possibile inserire delle lastre di PVB colorate , disegnate o con foto, ottenendo lastre di vetro personalizzate.
Sabbiatura
Nella fase di sabbiatura, le lastre sono sabbiate all’interno di una macchina che incide la lastra con un getto di sabbia ad alta pressione, rendendo così opaca la superficie normalmente trasparente. Inoltre, utilizzando una pellicola protettiva adesiva, incollata prima del getto, alla superficie della lastra come maschera di protezione, è possibile realizzare disegni o decorazioni.
Produzione vetrocamera
Il vetrocamera, definito dalle norme come “ vetro unito al perimetro” è un tipo di vetro, utilizzato in edilizia nei serramenti esterni e nelle facciate continue con la caratteristica di contenere le perdite termiche (la trasmittanza Ug stabilito dalle norme vigenti).
Il vetrocamera è un vetro costituito da due o più lastre unite al perimetro da un intercalare che funge da distanziatore per avere tra le lastre un’intercapedine d’aria disidratata; a ciò si aggiunge una sigillatura perimetrale in materiale plastico che impedisce lo scambio d’aria con l’esterno.
In base al tipo di lastra scelto e allo spessore dell’intercapedine si hanno vetrate isolanti diverse, a seconda delle esigenze del singolo cliente.
Tempra termica
La tempra è un trattamento chimico che ha lo scopo di migliorare la resistenza alla rottura del vetro, infatti impedisce o riduce la propagazione delle fratture presenti. Tale processo avviene sottoponendo il vetro ad un’alta temperatura di circa 600° (il vetro diventa allo stato plastico) e poi raffreddarlo rapidamente tramite getti d’acqua fredda o l’immersione in un liquido, provocandone l’indurimento degli strati superficiali e successivamente di quelli interni; deve essere fatto dopo tutte le altre lavorazioni.
Inoltre è considerato un vetro di sicurezza, in quanto, oltre che più resistente, ha la peculiarità di rompersi in piccoli pezzi smussati.
Tempra chimica
La tempra chimica ha il vantaggio, rispetto a quella termica, di non aver bisogno di temperature alte, eliminando il problema di distorsioni o rotture della lastra di vetro.
Infatti la temperatura utilizzata è di circa 450° e le lastre vengono immerse in una vasca contenente sali potassici.
Curvatura lastre
La curvatura del vetro avviene all’interno di altiforni che a temperature elevate riescono ad effettuare la lavorazione per procedere al raffreddamento graduale per evitare crepe o rotture.
A domani!
Buongiorno,
oggi parlermo di un materiale molto utilizzato in architettura : il vetro.
L’ampio impiego di questo materiale ha portato allo sviluppo di processi di lavorazione sempre più ricercati, favoriti peraltro dalla fortissima crescita dell’industria del vetro: dai sistemi di produzione a quelli di trattamento, rivestimento. Questo ha consentito un notevole miglioramento delle prestazioni del vetro sia per impieghi strutturali, si pensi all’aumento di resistenza meccanica tramite la tempra, che per impieghi prettamente architettonici per avere la trasparenza, traslucenza o riflessione.Per ottenere i diversi tipi di vetro sono necessarie le seguenti lavorazioni:
- Taglio
- Molatura
- Lavorazione sui bordi
- Trattamento superficiale (smaltatura, satinatura, sabbiatura, argentatura)
- Rivestimento (a caldo, a freddo)
- Trattamento termico (vetro curvato, tempra termica, vetro indurito)
- Stratificazione
- Curvatura
- Unione perimetro di lastre per la formazione di vetro camera
Le diverse fasi di lavorazione del vetro sono effettuate in funzione delle caratteristiche che si richiedono al prodotto finito, per cui può essere che la lastra subisca vari processi di lavorazione.
Lavorazione di taglio – molatura e lavorazioni sui bordi
Durante la lavorazione, il taglio delle lastre di vetro viene effettuato da un macchinario con sistema a controllo numerico tramite un laser che ottimizza il lavoro e riduce lo sfrido. Poi il vetro tagliato passa ad un’altra macchina, sempre a controllo numerico che effettua la molatura, che uniforma il bordo in maniera diversa a seconda della lavorazione desiderata.
Foratura
Il vetro può essere forato da una macchina a controllo numerico tramite un trapano con punta diamantata refrigerato da un getto d’acqua.
Assemblaggio stratificato
Durante l’assemblaggio le lastre di vetro sono lavate e asciugate con un macchinario e poi collocate una sopra l’altra insieme a lastre di polivinilbutirrale ( detto PVB: un foglio plastico di color simil-latteo, opaco) per poi essere riscaldate e successivamente pressate. Dopo, essendo le lastre non trasparenti, vengono inserite in un autoclave ad una temperatura di 140° dal quale escono completamente trasparenti.
Lo strato di PVB dona al materiale anche un maggiore effetto di isolamento acustico e riduce del 99% la trasparenza alla luce ultravioletta.
Utilizzando questa tecnica di assemblaggio è possibile inserire delle lastre di PVB colorate , disegnate o con foto, ottenendo lastre di vetro personalizzate.
Sabbiatura
Nella fase di sabbiatura, le lastre sono sabbiate all’interno di una macchina che incide la lastra con un getto di sabbia ad alta pressione, rendendo così opaca la superficie normalmente trasparente. Inoltre, utilizzando una pellicola protettiva adesiva, incollata prima del getto, alla superficie della lastra come maschera di protezione, è possibile realizzare disegni o decorazioni.
Produzione vetrocamera
Il vetrocamera, definito dalle norme come “ vetro unito al perimetro” è un tipo di vetro, utilizzato in edilizia nei serramenti esterni e nelle facciate continue con la caratteristica di contenere le perdite termiche (la trasmittanza Ug stabilito dalle norme vigenti).
Il vetrocamera è un vetro costituito da due o più lastre unite al perimetro da un intercalare che funge da distanziatore per avere tra le lastre un’intercapedine d’aria disidratata; a ciò si aggiunge una sigillatura perimetrale in materiale plastico che impedisce lo scambio d’aria con l’esterno.
In base al tipo di lastra scelto e allo spessore dell’intercapedine si hanno vetrate isolanti diverse, a seconda delle esigenze del singolo cliente.
Tempra termica
La tempra è un trattamento chimico che ha lo scopo di migliorare la resistenza alla rottura del vetro, infatti impedisce o riduce la propagazione delle fratture presenti. Tale processo avviene sottoponendo il vetro ad un’alta temperatura di circa 600° (il vetro diventa allo stato plastico) e poi raffreddarlo rapidamente tramite getti d’acqua fredda o l’immersione in un liquido, provocandone l’indurimento degli strati superficiali e successivamente di quelli interni; deve essere fatto dopo tutte le altre lavorazioni.
Inoltre è considerato un vetro di sicurezza, in quanto, oltre che più resistente, ha la peculiarità di rompersi in piccoli pezzi smussati.
Tempra chimica
La tempra chimica ha il vantaggio, rispetto a quella termica, di non aver bisogno di temperature alte, eliminando il problema di distorsioni o rotture della lastra di vetro.
Infatti la temperatura utilizzata è di circa 450° e le lastre vengono immerse in una vasca contenente sali potassici.
Curvatura lastre
La curvatura del vetro avviene all’interno di altiforni che a temperature elevate riescono ad effettuare la lavorazione per procedere al raffreddamento graduale per evitare crepe o rotture.
A domani!
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