La giornata piovosa di oggi ci porta a parlare di un problema assai diffuso, soprattutto in edifici di vecchia costruzione , ma talvolta anche in realizzazioni recenti: l’umidità.
Questa può provocare infatti antiestetiche macchie, muffe o condensa su pareti e pavimenti.
Risolvere questo problema non è sempre facile.
Sul mercato esistono numerosi prodotti per trattare le superfici che presentano questo inconveniente, ma spesso risultano inutili o addirittura controproducenti
Per questo motivo è essenziale intervenire sulle cause individuando prima di tutto le fonti di umidità.
Questa può essere causata da: - capillarità del sottosuolo
- pioggia battente
- alluvioni cicliche
- danni interni
- condensa di tubazioni
- materiali con diversa conducibilità termica e porosità
Per poter fare una diagnosi corretta e completa l’ideale sarebbe farsi aiutare da misurazioni strumentali che permettono di ottenere dati oggettivi alla localizzazione dell’acqua, spesso non visibile ad occhio nudo.
Ma e’ comunque possibile seguire delle iniziali valutazioni.
Per macchie persistenti su pareti e/o su pavimento normalmente si parla di umidità di risalita.
In questo caso sarà necessario verificare se l’acqua che risale i muri per capillarità, proviene da ristagni di acqua piovana, perdite di reti idriche e meno frequente, da fonti inesauribili (es. falde freatiche).
Domani continueremo a cercare di capire quali altri tipi di valutazioni è possibile effettuare per venire a capo in maniera definiva di questo problema.
A presto!
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