Buongiorno a tutti!
concludiamo con il discorso intrapreso ieri sull’umidità parlando della cosiddetta umidità di condensa. Rispetto a quella di risalita è di più difficile comprensione. Normalmente può essere influenzata dall’umidità dell’aria, dalle finiture superficiali, dal tipo di materiali che costituiscono la struttura oppure dalla temperatura e della ventilazione dei locali.
Il fenomeno in inverno è dovuto al grosso divario tra temperatura interna ed esterna. Ciò causa velature umide se i materiali di finitura interna sono impermeabili oppure macchiature se questi sono assorbenti.
In estate invece la condensazione si genera sui muri con grande inerzia termica, sui quali l’aria estiva, carica di umidità, condensa, immaginate di lasciare sul tavolo un bicchiere di acqua fredda, l’umidità dell’aria condenserà sul vetro bagnandolo. Ventilare spesso con aperture brevi e ripetute durante la giornata può aiutare a smaltire il vapore in eccesso, senza raffreddare troppo i locali.
Oppure utilizzare specifiche pitture a base di calce, fortemente basiche.
Quasi sempre però, anche in immobili di recente costruzione, la causa è ascrivibile a errori in fase di progettazione o di esecuzione dell’edificio. Oppure a serramenti posati malamente o con soglie di pietra non interrotte tra interno ed esterno e non isolate.
A domani !
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