Tipologie tende solari

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Buongiorno, anche se il tempo non è tipicamente estivo, continuiamo il discorso relativo alle tende solari
Con una bella tenda da sole possiamo veramente personalizzare la nostra casa e renderla più gradevole ed elegante.
Possiamo proteggerci dal sole e dall'umidità ma possiamo anche proteggere i mobili, i tessuti, i tappeti e gli infissi dai danni provocati dai raggi ultravioletti. Ma le tende da sole non devono solo "piacere" ma soprattutto "durare" nel tempo.


Le porte interne in vetro

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Buongiorno,
riprendiamo il discorso intrapreso la scorsa settimana parlando ancora una volta di un materiale assai diffuso in edilizia: il vetro.
Per le sue caratteristiche di trasmissione della luce, resistenza termica, resistenza meccanica e alla notevole adattabilità è utilizzato dagli architetti e designer per le porte interne.
Infatti la porta in vetro, che può essere scorrevole manuale, scorrevole automatica o a battente; i profili e la ferramenta, in acciaio inox, vengono nascosti  e non sono visibili sulla superficie del vetro, rendendola forte e sicura.

Tende solari

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Buongiorno amici!
Anche se oggi  sembra ancora molto lontano parleremo di un argomento tipicamente estivo: i dispositivi di protezione solare.
Inseriti nell’architettura delle facciate, terrazze e balconi, consentono di ridurre l’apporto solare diretto sulle vetrate, perseguendo due importanti obiettivi. In primo luogo si riduce la quantità di energia necessaria per rinfrescare gli ambienti nel periodo più caldo; in secondo luogo si ha un risparmio economico correlato a un minor impatto ambientale.
Infatti da alcuni anni, è prevista dalla normativa italiana, che in fase di ristrutturazioni o costruzioni nuove il progettista opti per materiali tradizionali o innovativi per assicurare tale sostenibilità ambientale.

Caminetti e stufe

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Buongiorno amici!
Cambiamo totalmente argomento e spostiamoci in nord Europa.
Nella cultura di questi paesi  il successo del caminetto non si è mai spento,  qui da noi è solo negli ultimi anni, con l’aumento del costo del petrolio, che molti architetti e interior designer hanno riscoperto questo “elemento d’ arredo e di riscaldamento”.

Pareti mobili e porte in vetro

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Buongiorno amici!
Negli ambienti moderni, sia nell’edilizia pubblica che nell’edilizia privata, il vetro ha sostituito materiali tradizionali, come ad esempio il legno o la plastica, come materiale di costruzione per porte e pareti divisorie; poiché gli aspetti funzionali e tecnologici acquisiscono un'importanza sempre maggiore, il vetro viene utilizzato come elemento architettonico con una funzione del tutto nuova.

La lavorazione del vetro

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Buongiorno, 
oggi parlermo di un materiale molto utilizzato in architettura : il vetro.
L’ampio impiego di questo materiale ha portato allo sviluppo di processi di lavorazione sempre più ricercati, favoriti peraltro dalla fortissima crescita dell’industria del vetro: dai sistemi di produzione a quelli di trattamento, rivestimento. Questo ha consentito un notevole miglioramento delle prestazioni del vetro sia per impieghi strutturali, si pensi all’aumento di resistenza meccanica tramite la tempra, che per impieghi prettamente architettonici per avere la trasparenza, traslucenza o riflessione.
Per ottenere i diversi tipi di vetro sono necessarie le seguenti lavorazioni:
-    Taglio
-    Molatura
-    Lavorazione sui bordi
-    Trattamento superficiale (smaltatura, satinatura, sabbiatura, argentatura)
-    Rivestimento (a caldo, a freddo)
-    Trattamento termico (vetro curvato, tempra termica, vetro indurito)
-    Stratificazione
-    Curvatura
-    Unione perimetro di lastre per la formazione di vetro camera

Il vetrocemento

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Buongiorno amici!
Oggi tratteremo del vetrocemento.
Questa è una tecnica che grazie all’ausilio di particolari mattoni in vetro, consente di ottenere pareti o porzioni di parete che lasciano passare la luce.
Gli elementi fondamentali che occorrono per la costruzione sono: i mattoni in vetro, i distanziatori a L e a T che servono per incastrare i mattoni e della malta fatta con cemento bianco.

Arieggiare un' abitazione

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Buongiorno a tutti!
Cambiare l’aria di casa,  nelle varie stanze, è un importante azione che deve essere fatta spesso con una certa regolarità.  Arieggiare per far in modo che la concentrazione di sostanze nocive, i prodotti della combustione,  i cattivi odori e quant’altro lascino le nostre case,  facendo entrare invece aria piu’ pulita.
Il tempo necessario per arieggiare un’abitazione in modo naturale dipende dai fattori atmosferici (ad es. intensità del vento), come pure dalla differenza di temperatura tra interno ed esterno. Determinanti a tale riguardo sono anche i punti dell’involucro edilizio permeabili all’aria (ad es. fughe) e il tipo di ventilazione effettuata (corrente d’aria, finestre o porte ad apertura inclinabile). Per questo motivo è difficile stabilire esattamente il tempo necessario per un completo ricambio d’aria all’interno di un’abitazione.

La ventilazione naturale delle case

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L’uomo ha sempre costruito le case cercando di ottenere all’interno un comfort ottimale, in base all’attività svolta, basandosi su due parametri: la qualità dell’aria e la temperatura, influenzate dalla ventilazione del locali.
La salubrità, nella maggior parte delle abitazioni è determinata dal ricambio dell’aria, che in passato era garantito dalle fessure presenti nei serramenti.
Con l’innovazione tecnologica e con il bisogno di risparmio energetico la tenuta d’aria dei serramenti è diventata maggiore, rendendo necessario aumentare il riciclo della stessa.
A domani! 

Storia dell'infisso

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Buongiorno, 
nel corso della storia l’infisso ha avuto molte evoluzioni dovute ai vari regimi politici, ai rappresentanti del potere o dalle istituzioni che caratterizzavano questo o quel periodo storico, facilitando il comfort, la protezione e la sicurezza fra gli uomini, contribuendo al benessere dell’ambiente abitativo e lavorativo.
Il serramento e le sue molteplici espressioni non sono stati scoperti in un giorno e anno preciso, ma furono il frutto dell’esperienza di individui di varie classi sociali e popolazioni diverse.
Nella preistoria non c’era una netta suddivisione fra la porta e la finestre, in quanto nelle caverne l’uomo si rifugiava per ripararsi dalle intemperie e dagli animali. In seguito per motivi di sicurezza l’uomo cominciò a chiudere l’ingresso lasciando una piccola apertura per far trasparire l’aria e la luce.

Casa passiva

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Buongiorno a tutti.
Oggi parliamo di un argomento molto interessante che riguarda le nostre abitazioni.
Negli ultimi dieci anni nei paesi del Nord Europa (Svezia – Germania, Francia, Austria ecc…) ed anche nel Trentino Alto Adige hanno cominciato a costruire gli edifici  secondo il sistema delle “Case Passive”  che assicurano un ambiente confortevole in inverno senza la necessità di utilizzare un normale sistema di riscaldamento.

Materiali plastici

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Buongiorno amici !
Il termine traslucenza, indica la caratteristica di un materiale ad essere permeabile alla luce naturale o artificiale; tanto più il materiale rifrange la radiazione luminosa, tanto più tende ad essere opaco. La traslucenza diventa trasparenza nel momento in cui la trasmissione della radiazione è massima attraverso la superficie.
Nel corso della storia, sia nella cultura occidentale sia orientale, la radiazione naturale è stata oggetto di molte sperimentazioni. Per esempio in Giappone la traslucenza è ottenuta con l’uso di materiali naturali, leggeri e sostenibili quali sottili fogli di carta o pannelli tessili montati su paraventi e pannelli di legno scorrevoli e riposizionabili, creando uno spazio interno intimo e al riparo da sguardi indiscreti, ma con un’elevata luminosità.

La storia della plastica

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Buongiorno amici!               
La storia della plastica inizia nel 1862, quando un chimico inglese, Alexander Parkes, studiando il nitrato di cellulosa, riuscì ad ottenere un materiale che si presentava di volta in volta rigido come l'avorio, opaco, flessibile, resistente all'acqua, colorabile e si poteva lavorare con l’utensile come i metalli, stampare per compressione, laminare, chiamato “Parkesina”.  Naturalmente la scoperta venne perfezionata, in quanto la materia era dura, ma friabile, cosi dopo vari tentativi individuò nella sostanza della canfora l’elemento che lo rendesse plastificante.
Successivamente nel 1868 l’americano J.W. Hyatt inventò la celluloide che ebbe molti impieghi quali oggetti per la casa, articoli sanitari, giocattoli e nell’industria del cinema.

Il surriscaldamento del pianeta

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Ben ritrovati amici!
Entro il 2012 l’emissione di gas serra in Europa dovrà ridursi dell’8% rispetto ai livelli del 1990 in base al Protocollo di Kyoto, poiché gli edifici sono i maggiori consumatori di energia, in quanto è usata sia nella costruzione che nella gestione degli stessi,  gli architetti avevano pensato di impiegare grandi superfici vetrate, ma ciò causava un surriscaldamento all’interno degli stessi nel periodo estivo. Perciò per ovviare negli ultimi anni si è preferito far attenzione all’isolamento termico che protegge sia dal freddo che dal caldo prediligendo materiali ecosostenibili.